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La Banca Centrale Europea tra politica monetaria e vigilanza bancaria.

By: Material type: TextTextSeries: Quaderni CESIFIN. Nuova seriePublisher: Turin : G. Giappichelli Editore, 2013Copyright date: ©2013Edition: 1st edDescription: 1 online resource (344 pages)Content type:
  • text
Media type:
  • computer
Carrier type:
  • online resource
ISBN:
  • 9788892155961
Subject(s): Genre/Form: Additional physical formats: Print version:: La Banca Centrale Europea tra politica monetaria e vigilanza bancariaDDC classification:
  • 341.7514094
LOC classification:
  • KJE7051 -- .A586 2013eb
Online resources:
Contents:
Cover -- Quartino -- Dedica -- PREMESSA -- Capitolo I - IL SEBC E LA BANCA CENTRALE EUROPEA: PRINCIPI ORGANIZZATIVI -- Capitolo II - GLI ATTI GIURIDICI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA: ATTI NORMATIVI ED ATTI AMMINISTRATIVI -- Capitolo III - BCE E VIGILANZA PRUDENZIALE: I LIMITI VIGENTI E LE NUOVE AUTORITÀ DI VIGILANZA EUROPEE NEI SETTORI BANCARIO E FINANZIARIO -- Capitolo IV - CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA: INTERVENTI E NUOVE FUNZIONI DELLA BCE IN MATERIA DI VIGILANZA PRUDENZIALE SUGLI ENTI CREDITIZI -- Capitolo V - CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE -- Bibliografia -- Indice.
Summary: Nell’attuale contesto di crisi economico-finanziaria, la Banca Centrale Europea ha progressivamente assunto un ruolo primario negli interventi pubblici europei di "salvataggio" di alcuni Stati membri, che hanno suscitato accesi dibattiti e perplessità sull’adeguatezza dei meccanismi e dei presupposti giuridici. In effetti, questa istituzione europea si caratterizza per compiti complessi e atti giuridici non sempre comprensibili senza uno studio approfondito. La ricerca affronta le ragioni dell’introduzione della BCE e del Sistema europeo di banche centrali, i principi di organizzazione, le relative funzioni amministrative e gli atti giuridici (normativi e amministrativi) in relazione alla politica monetaria e all’obiettivo della stabilità dei prezzi (articoli 127 e seguenti e 282 e seguenti, TFUE-Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), secondo gli schemi giuridici del diritto amministrativo applicabili in una materia economica. Dall’analisi condotta emerge la posizione strategica della BCE e il carattere speciale e riservato della competenza a confronto con le altre istituzioni europee. La ricerca è stata, inoltre, estesa ai compiti specifici e diretti in merito alle politiche di vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle altre istituzioni finanziarie, che il Consiglio europeo affida alla BCE (art. 127.6 TFUE): soluzione mai delineata fino al 2012, e, infatti, la BCE si è sempre limitata, per i vincoli derivanti dai Trattati e dallo Statuto, ad un’attività consultiva e di generale coordinamento delle politiche nell’attuazione della disciplina dell’UE da parte delle Autorità di supervisione bancaria di livello nazionale (articoli 127.5 TFUE e 25.1 Statuto). L’attenzione è quindi incentrata sulla proposta di regolamento del Consiglio europeo (in fase di approvazione finale): compiti specifici, atti giuridici, provvedimenti eSummary: procedimenti amministrativi di vigilanza prudenziale, presupposto normativo della nuova Autorità di supervisione europea e dell’unione bancaria; a questa innovazione si ricollegano ulteriori riforme destinate ad incidere direttamente sugli ordinamenti nazionali mediante regolamenti che consentono una veloce integrazione amministrativa con regole comuni, applicabili ai settori bancario e finanziario per un unico mercato europeo. SANDRA ANTONIAZZI è ricercatore e docente di Diritto amministrativo nell’Università di Cagliari (Dipartimento di Scienze economiche e Aziendali); è Autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali: Obbligazioni pubbliche e giurisdizione amministrativa (nella presente Collana, n. 45, 2010); La tutela del legittimo affidamento del privato nei confronti della pubblica amministrazione (Collana Studi di Diritto delle Amministrazioni Pubbliche, Torino, Giappichelli, n. 17, 2005); "Federalismo e funzione di controllo della Corte dei Conti sulla gestione negli enti locali" e "Governance territoriale e nuovi modelli di organizzazione sanitaria" (in P. Bilancia (a cura di), Modelli innovativi di governance territoriale, Milano, Giuffrè, 2011); "Procedimenti amministrativi comunitari composti e principio del contraddittorio" (in Riv. it. dir. pubbl. comunitario, n. 3-4, 2007).
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Cover -- Quartino -- Dedica -- PREMESSA -- Capitolo I - IL SEBC E LA BANCA CENTRALE EUROPEA: PRINCIPI ORGANIZZATIVI -- Capitolo II - GLI ATTI GIURIDICI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA: ATTI NORMATIVI ED ATTI AMMINISTRATIVI -- Capitolo III - BCE E VIGILANZA PRUDENZIALE: I LIMITI VIGENTI E LE NUOVE AUTORITÀ DI VIGILANZA EUROPEE NEI SETTORI BANCARIO E FINANZIARIO -- Capitolo IV - CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA: INTERVENTI E NUOVE FUNZIONI DELLA BCE IN MATERIA DI VIGILANZA PRUDENZIALE SUGLI ENTI CREDITIZI -- Capitolo V - CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE -- Bibliografia -- Indice.

Nell’attuale contesto di crisi economico-finanziaria, la Banca Centrale Europea ha progressivamente assunto un ruolo primario negli interventi pubblici europei di "salvataggio" di alcuni Stati membri, che hanno suscitato accesi dibattiti e perplessità sull’adeguatezza dei meccanismi e dei presupposti giuridici. In effetti, questa istituzione europea si caratterizza per compiti complessi e atti giuridici non sempre comprensibili senza uno studio approfondito. La ricerca affronta le ragioni dell’introduzione della BCE e del Sistema europeo di banche centrali, i principi di organizzazione, le relative funzioni amministrative e gli atti giuridici (normativi e amministrativi) in relazione alla politica monetaria e all’obiettivo della stabilità dei prezzi (articoli 127 e seguenti e 282 e seguenti, TFUE-Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), secondo gli schemi giuridici del diritto amministrativo applicabili in una materia economica. Dall’analisi condotta emerge la posizione strategica della BCE e il carattere speciale e riservato della competenza a confronto con le altre istituzioni europee. La ricerca è stata, inoltre, estesa ai compiti specifici e diretti in merito alle politiche di vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle altre istituzioni finanziarie, che il Consiglio europeo affida alla BCE (art. 127.6 TFUE): soluzione mai delineata fino al 2012, e, infatti, la BCE si è sempre limitata, per i vincoli derivanti dai Trattati e dallo Statuto, ad un’attività consultiva e di generale coordinamento delle politiche nell’attuazione della disciplina dell’UE da parte delle Autorità di supervisione bancaria di livello nazionale (articoli 127.5 TFUE e 25.1 Statuto). L’attenzione è quindi incentrata sulla proposta di regolamento del Consiglio europeo (in fase di approvazione finale): compiti specifici, atti giuridici, provvedimenti e

procedimenti amministrativi di vigilanza prudenziale, presupposto normativo della nuova Autorità di supervisione europea e dell’unione bancaria; a questa innovazione si ricollegano ulteriori riforme destinate ad incidere direttamente sugli ordinamenti nazionali mediante regolamenti che consentono una veloce integrazione amministrativa con regole comuni, applicabili ai settori bancario e finanziario per un unico mercato europeo. SANDRA ANTONIAZZI è ricercatore e docente di Diritto amministrativo nell’Università di Cagliari (Dipartimento di Scienze economiche e Aziendali); è Autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali: Obbligazioni pubbliche e giurisdizione amministrativa (nella presente Collana, n. 45, 2010); La tutela del legittimo affidamento del privato nei confronti della pubblica amministrazione (Collana Studi di Diritto delle Amministrazioni Pubbliche, Torino, Giappichelli, n. 17, 2005); "Federalismo e funzione di controllo della Corte dei Conti sulla gestione negli enti locali" e "Governance territoriale e nuovi modelli di organizzazione sanitaria" (in P. Bilancia (a cura di), Modelli innovativi di governance territoriale, Milano, Giuffrè, 2011); "Procedimenti amministrativi comunitari composti e principio del contraddittorio" (in Riv. it. dir. pubbl. comunitario, n. 3-4, 2007).

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